La Storia
Nata dall’idea di un Direttivo pronto ad accogliere anche le iniziative dei più giovani, nel mese di dicembre 2007 sorgeva, senza tuttavia la pretesa di essere all’inizio qualcosa di più di un semplice esperimento, la Sezione Giovani. Già da tempo si respirava nell’aria dell’associazione una nuova esigenza, non tanto di cambiamento quanto di continuità tra chi, fino ad allora, aveva dedicato il proprio tempo, la propria anima, le proprie convinzioni e i propri ideali ad una realtà, quale quella di Bergamo, tra le più numerose in quanto ad iscritti, ad attività, eventi e servizi organizzati, e i nuovi colleghi (non solo avvocati ma anche praticanti) entrati da poco in quella stessa realtà associativa senza peraltro il più delle volte nemmeno conoscerne il reale significato e l’importanza. Ci siamo ritrovati in un bar, una sera di dicembre, dopo il lavoro, e ci siamo detti: perchè no? Perchè non costituire una sezione dedicata ai più giovani all’interno di Apf. Perchè non provare a coinvolgere e a farci coinvolgere in questa realtà associativa che fino a quel momento per molti di noi era semplicmente un buon modo per fruire di determinati servizi e agevolazioni che ai non associati non venivano garantiti (gli sconti agli eventi formativi ad esempio). Forse allora non ci rendevamo conto di quanto saremmo realmente riusciti a fare e a costruire in questi pochi anni.
E così, come fu il nostro primo incontro, un semplicissimo aperitivo dopo il lavoro, furono anche i successivi, vari e sempre più numerosi, incontri ai quali man mano si sono trovati a partecipare sempre più colleghi. Eh sì! Forse proprio di questo avevamo bisogno! L’opportunità di incontrarci e di conoscerci! Siamo davvero in tanti. Ci ritroviamo sbalzati, chi prima di dopo, in una realtà non certamente facile, piena di soddisfazioni personali ma altrettanto colma di difficoltà e sacrifici. Non tutti hanno la fortuna di approdare in più o meno grossi studi legali e di farvi carriera, non tutti hanno la fortuna di poter contare su un’attività già ben avviata, spesso si incontrano difficoltà anche nei rapporti tra colleghi (più e meno giovani), spesso ci si sente soli e, per i più temerari, ci si trova a fare i conti con le difficoltà ed i costi di aprire il primo studio, di arrivare a fine mese, o di convincere il cliente a pagare (si, anche questo è un problema). La mattina in Tribunale si corre, a mala pena si ha modo di guardare in faccia i colleghi e scambiare due parole, molto più facile alcune volte risulta, invece, litigarci in udienza.. In tutto ciò ci siamo accorti che non era poi così difficile trovare un’alternativa. Bastava creare l’occasione per incontrarsi fuori dalle aule di udienza, davanti ad un bicchiere di vino o ad un cocktail analcolico. E proprio lì, chiaccherando e conoscendosi meglio, sono emerse le prime idee, la voglia di partecipare attivamente alla vita forense e associativa, il desiderio di non sentirsi più individualisti ma parte di un gruppo. Dopo i primi eventi prettamente ludici, siamo giunti ad organizzare anche eventi formativi sempre all’interno della nostra associazione ed il desiderio è quello di continuare ad organizzarne.
I nostri primi eventi formativi, anche grazie all’alto livello dei relatori e alla nutrita partecipazione dei nostri colleghi, ci spinge a continuare su questa strada coinvolgendo sempre più i giovani nell’organizzazione di corsi e incontri accreditati su argomenti di interesse anche e soprattutto alla luce della possibilità di assistere ai convegni direttamente e comodamente dal proprio Studio o addirittura da casa grazie allo strumento dell’E-learning. Forse con questo nuovo strumento si risparmierà tempo ma si perderà anche qualcosa che in questi ultimi anni gli eventi formativi ci hanno dato: la possibilità di condividere qualcosa e di incontrarsi, confrontarsi, conoscersi. Dopo il primo anno di lavoro è stata una forte sodisfazione ottenere il riconoscimento ufficiale della nostra associazione con la modifica dello statuto di APF e la conseguente introduzione della Sezione Giovani come sezione interna con un organo propulsivo ed un portavoce avente la funzione di contatto con il consiglio direttivo.
Ora la Sezione Giovani è più forte ed entusiasta che mai e si prefigge come finalità principale quella di coinvolgere tutti i giovani colleghi. Vogliamo anche farci sentire, attraverso la redazione di lettere aperte da pubblicare, oltre che su Diritto&Rovescio, altresì ove possibile sui quotidiani locali (abbiamo iniziato con una lettera aperta al Ministro Alfano, già pubblicata su L’eco di Bergamo, Bergamonews, Bergamosera ed il Messaggero oltre che sul sito di ANF e sul social network facebook). Siamo presenti anche su facebook con un nostro gruppo e utilizziamo il social network anche per la pubblicizzazione degli eventi ludici. Siamo aperti a nuovi ingressi, a nuove proposte, a nuovi contributi. Speriamo nella partecipazione di sempre nuove persone per diventare in futuro realmente rappresentativi di una fascia che ad oggi è sicuramente maggiormente bisognosa di tutela e sostegno. Ovviamente per fare ciò c’è e ci sarà sempre bisogno anche dell’apporto dei “meno giovani”, della loro esperienza sia in campo professionale che associativo, dei loro principi e ideali, della loro forza, il tutto per dare continuità ad una associaizone che ha dato, continua a dare e darà tanto agli avvocati bergamaschi. Nata dall’idea di un Direttivo pronto ad accogliere anche le iniziative dei più giovani, nel mese di dicembre 2007 sorgeva, senza tuttavia la pretesa di essere all’inizio qualcosa di più di un semplice esperimento, la Sezione Giovani. Già da tempo si respirava nell’aria dell’associazione una nuova esigenza, non tanto di cambiamento quanto di continuità tra chi, fino ad allora, aveva dedicato il proprio tempo, la propria anima, le proprie convinzioni e i propri ideali ad una realtà, quale quella di Bergamo, tra le più numerose in quanto ad iscritti, ad attività, eventi e servizi organizzati, e i nuovi colleghi (non solo avvocati ma anche praticanti) entrati da poco in quella stessa realtà associativa senza peraltro il più delle volte nemmeno conoscerne il reale significato e l’importanza.
Ci siamo ritrovati in un bar, una sera di dicembre, dopo il lavoro, e ci siamo detti: perchè no? Perchè non costituire una sezione dedicata ai più giovani all’interno di Apf. Perchè non provare a coinvolgere e a farci coinvolgere in questa realtà associativa che fino a quel momento per molti di noi era semplicmente un buon modo per fruire di determinati servizi e agevolazioni che ai non associati non venivano garantiti (gli sconti agli eventi formativi ad esempio). Forse allora non ci rendevamo conto di quanto saremmo realmente riusciti a fare e a costruire in questi pochi anni. E così, come fu il nostro primo incontro, un semplicissimo aperitivo dopo il lavoro, furono anche i successivi, vari e sempre più numerosi, incontri ai quali man mano si sono trovati a partecipare sempre più colleghi. Eh sì! Forse proprio di questo avevamo bisogno! L’opportunità di incontrarci e di conoscerci! Siamo davvero in tanti. Ci ritroviamo sbalzati, chi prima di dopo, in una realtà non certamente facile, piena di soddisfazioni personali ma altrettanto colma di difficoltà e sacrifici. Non tutti hanno la fortuna di approdare in più o meno grossi studi legali e di farvi carriera, non tutti hanno la fortuna di poter contare su un’attività già ben avviata, spesso si incontrano difficoltà anche nei rapporti tra colleghi (più e meno giovani), spesso ci si sente soli e, per i più temerari, ci si trova a fare i conti con le difficoltà ed i costi di aprire il primo studio, di arrivare a fine mese, o di convincere il cliente a pagare (si, anche questo è un problema).
La mattina in Tribunale si corre, a mala pena si ha modo di guardare in faccia i colleghi e scambiare due parole, molto più facile alcune volte risulta, invece, litigarci in udienza.. In tutto ciò ci siamo accorti che non era poi così difficile trovare un’alternativa. Bastava creare l’occasione per incontrarsi fuori dalle aule di udienza, davanti ad un bicchiere di vino o ad un cocktail analcolico. E proprio lì, chiaccherando e conoscendosi meglio, sono emerse le prime idee, la voglia di partecipare attivamente alla vita forense e associativa, il desiderio di non sentirsi più individualisti ma parte di un gruppo. Dopo i primi eventi prettamente ludici, siamo giunti ad organizzare anche eventi formativi sempre all’interno della nostra associazione ed il desiderio è quello di continuare ad organizzarne. I nostri primi eventi formativi, anche grazie all’alto livello dei relatori e alla nutrita partecipazione dei nostri colleghi, ci spinge a continuare su questa strada coinvolgendo sempre più i giovani nell’organizzazione di corsi e incontri accreditati su argomenti di interesse anche e soprattutto alla luce della possibilità di assistere ai convegni direttamente e comodamente dal proprio Studio o addirittura da casa grazie allo strumento dell’E-learning. Forse con questo nuovo strumento si risparmierà tempo ma si perderà anche qualcosa che in questi ultimi anni gli eventi formativi ci hanno dato: la possibilità di condividere qualcosa e di incontrarsi, confrontarsi, conoscersi. Dopo il primo anno di lavoro è stata una forte sodisfazione ottenere il riconoscimento ufficiale della nostra associazione con la modifica dello statuto di APF e la conseguente introduzione della Sezione Giovani come sezione interna con un organo propulsivo ed un portavoce avente la funzione di contatto con il consiglio direttivo.
Ora la Sezione Giovani è più forte ed entusiasta che mai e si prefigge come finalità principale quella di coinvolgere tutti i giovani colleghi. Vogliamo anche farci sentire, attraverso la redazione di lettere aperte da pubblicare, oltre che su Diritto&Rovescio, altresì ove possibile sui quotidiani locali (abbiamo iniziato con una lettera aperta al Ministro Alfano, già pubblicata su L’eco di Bergamo, Bergamonews, Bergamosera ed il Messaggero oltre che sul sito di ANF e sul social network facebook). Siamo presenti anche su facebook con un nostro gruppo e utilizziamo il social network anche per la pubblicizzazione degli eventi ludici. Siamo aperti a nuovi ingressi, a nuove proposte, a nuovi contributi. Speriamo nella partecipazione di sempre nuove persone per diventare in futuro realmente rappresentativi di una fascia che ad oggi è sicuramente maggiormente bisognosa di tutela e sostegno. Ovviamente per fare ciò c’è e ci sarà sempre bisogno anche dell’apporto dei “meno giovani”, della loro esperienza sia in campo professionale che associativo, dei loro principi e ideali, della loro forza, il tutto per dare continuità ad una associaizone che ha dato, continua a dare e darà tanto agli avvocati bergamaschi.